Descrizione
Edizione con testo greco a fronte
Il morto consanguineo è un poema composto di tre unità contraddistinte da uno sviluppo circolare che si dipana da un centro mitico tradizionale: quello del canto popolare Il ponte di Arta. Nel mito, affinché il ponte si consolidi è necessario il sacrificio della moglie del capomastro, figura che il poeta rielabora per trasformarla in quella di una madre che dev’essere sacrificata perché la vita proceda e perché possa essere creata l’opera d’arte.
Lirismo, limpide immagini mutuate dalla natura ellenica, profonda meditazione: ecco gli elementi compositivi di questo poema che costituisce una delle opere più significative della poesia greca contemporanea.
Thanássis Hatzópoulos è nato nel 1961 ad Aliveri, nell’isola di Eubea (Grecia). Lavora come psicanalista per bambini e adulti. Fra le numerose opere di cui è autore ricordiamo Coi propri corpi / Versetti, prima parte (1987), La Dormizione (1988), Luogo senza luce (1990), Ab inizio roris (1991), Nel sole fato (1996), Verbi sulla rosa (1997), Canone (1998), Cella (2000), Anagrammi nel silenzio (2002). Ha inoltre tradotto testi di importanti scrittori (Tournier, Bonnefoy, Valéry, Claudel, Jaccottet, Cioran, Jouve, Char, Chateaubriand) e opere di psicanalisi.

