Descrizione
Questo volume costituisce la traduzione di una celebre monografia di Palmer sulle filosofie dell’interpretazione. Prendendo le mosse da una rigorosa definizione dei significati del termine ermeneutica e dimostrando di saper contemperare militanza critica e disciplina storiografica, il pensatore americano mette a punto una preziosa introduzione alla filosofia dell’interpretazione moderna e contemporanea. Partendo dal tentativo di Schleiermacher di elaborare un’ermeneutica generale come arte del comprendere, giunge a Dilthey, promotore di una concezione dell’ars interpretandi come fondamento della Geisteswissenschaften.
I veri punti di svolta sono per Palmer prima Heidegger con la sua “ermeneutica della fatticità”, poi Betti, interessato a codificare procedimenti interpretativi attendibili, e infine Gadamer, promotore di una concezione dell’interpretazione come strumento di dialogo e d’incontro con le ragioni dell’altro. Ne emerge un’idea di ermeneutica come continuo domandare, lezione di tolleranza e di abitudine allo scambio.
RICHARD E. PALMER, nato nel 1933 a Phoenix, in Arizona, è stato il principale responsabile novecentesco dell’introduzione dell’ermeneutica europea negli Stati Uniti. Ha perfezionato i suoi studi dapprima a Zurigo e poi a Heidelberg sotto la guida di Gadamer. La sua carriera accademica si è svolta per lo più presso il MacMurray College di Jacksonville nell’Illinois, dove dal 1980 al 1991 è stato Full Professor di filosofia.