Descrizione
“Un verso scarnificato fino all’osso, fino alla nudità strutturale della parola, perché il poeta riconosce e si riconosce nel lavoro nobile e umile della sottrazione, nell’essenzialità del visibile, per mostrarsi esattamente com’è.
[…] Un poeta legato al suo impegno civile, animato e mosso dalla trasparenza e dalla fragilità del mondo, delle creature arboree e marine, e dall’umano essere”.
dalla Prefazione di Elisabetta Destasio Vettori
ALESSANDRO CANNAVALE è ingegnere e ricercatore universitario nel settore della fisica tecnica. Allena l’anima nella palestra della poesia. Si occupa di Questione meridionale e di divulgazione scientifica; collabora con diverse testate, tra cui “Il Fatto Quotidiano”, “Basilicata24” e “la Repubblica”. Ha scritto A me piace il Sud, con Andrea Leccese (2017), per Armando Editore. Finalista nella sezione poesia inedita al Premio Letterario Nabokov (2017). Secondo classificato al XV Concorso Internazionale di Poesia inedita “Dedicato a... Poesie per ricordare” (2019). Con Les Flâneurs Edizioni ha pubblicato le sillogi Versi randagi (2019) e Il sarto dei piccoli strappi (2020), opera finalista al Premio Letterario Nabokov nel 2022.