Descrizione
Brillanti e beffarde, colte e irriverenti, queste short stories in presa diretta raccontano di Belgrado e della Serbia in una travagliata fase di transizione della loro storia, andando a comporre una sorta di romanzo in frantumi di una comunità lacerata, che vive in bilico tra un “passato che non è mai passato” e dal quale si ereditano conflitti, tragedie e derive nazionalistiche, e un futuro appeso all’incertezza e allo scetticismo, ancora legato all’ombra di una colpa collettiva.
Con una scrittura nutrita da uno sguardo disilluso e amaramente ironico, in Serbia hardcore Veličković denuncia da un lato un regime che soffoca critica e dissenso, dall’altro un Occidente che mentre si proclama libero e democratico getta bombe “intelligenti” nel cortile di casa dei suoi vicini.
DUŠAN VELIČKOVIĆ, nato nel 1947 a Šabac, è giornalista e scrittore, editore e film-maker, riconosciuto come una delle voci più coraggiose dell’élite intellettuale serba. Strenuo oppositore del regime di Milošević negli anni Novanta, è stato direttore della celebre rivista “Nin” e nel 2010 ha fondato il settimanale “Novi magazin”. In traduzione italiana sono già usciti un paio di suoi racconti inclusi nella raccolta Casablanca serba (Feltrinelli, 2003) e Serbia hardcore (Besa, 2018)