Descrizione
Titolo originale: Rrugët e Ferrit. Burgologjia ime për Spaçin dhe më parë
Traduzione di Matteo Mandalà
In copertina: Atjon Zhiti, Senza titolo, acquerello, 1999
Questa è la testimonianza della tragedia vissuta in silenzio da migliaia di oppositori, dissidenti e
martiri della sanguinaria dittatura comunista. Un’esperienza vissuta in prima persona e trasformata in
una narrazione che, per il suo carattere universale, interpreta le emozioni, i ricordi, le sofferenze e le
inaudite crudeltà patite da quanti ebbero la sventurata sorte di incappare nelle maglie della polizia
politica di Enver Hoxha. Visar Zhiti viene incarcerato proprio a causa della sua opera poetica, ritenuta
non in linea con i dogmi imperanti del realismo socialista.
La sua vicenda umana offre al lettore uno spaccato impietoso, crudo e veritiero della disumana
condizione dei detenuti politici nello spietato sistema carcerario enverista.