Descrizione
Un uomo di origini algerine, emigrato da circa venticinque anni in Germania, torna nella sua terra negli anni Novanta e trova un’Algeria a un passo dall’inferno, preda della guerra civile e del terrorismo.
Il viaggio del protagonista è accompagnato dalla presenza di un sedicente amico d’infanzia, che insegue l’uomo in ogni suo spostamento, lo pedina, lo assilla, sostenendo di volergli raccontare la storia della sua famiglia, dimenticata e messa da parte dopo il trasferimento a Berlino. Il finale, sconvolgente e imprevisto, proietta il romanzo in un’atmosfera dai contorni noir, in cui ossessioni e spettri personali diventano reali.
Sullo sfondo, un paese dilaniato dalla paura e dal sospetto, in un clima che ricorda da vicino il nostro presente sotto la minaccia del terrorismo.
MOHAMED MAGANI è nato a Chlef, in Algeria, nel 1948. Dopo gli studi all’Università di Algeri e di Londra, ha insegnato dal 1985 al 1995 al Centro nazionale per la formazione degli insegnanti e all’Università di Algeri. Nel 2005 è diventato membro del Comitato esecutivo del Pen International (Associazione mondiale degli scrittori), di cui è stato anche presidente. Per molti anni ha vissuto in esilio in Europa, perseguitato per i suoi scritti.
Le sue opere sono tradotte in tedesco, italiano, inglese, serbo-croato e danese. Il suo primo romanzo, La faille du ciel, ha vinto il Grand Prix Littéraire International de la Ville d’Alger 1987. Per Besa ha pubblicato anche Un tempo berlinese (2016).

