Descrizione
Il giovane biologo Fëdor Ivanovič Dežkin è il braccio destro di Kas’jan Damianovič Rjadno, scienziato potente e carismatico che promuove una campagna di persecuzione nei confronti dei biologi che difendono la genetica formale, dichiarata contraria all’ideologia marxista.
Dežkin è un uomo sovietico esemplare e uno scienziato diligente: veterano di guerra, crede nella vittoria del bene sul male e nella verità sopra ogni cosa. Inviato in una piccola città universitaria per smascherare un covo dedito alle ricerche vietate, comincia a operare come un doppio agente. Con il KGB alle calcagna, Dežkin dovrà mettere a punto un piano perfetto per salvare se stesso e la verità.
Vladimir Dudincev (1918-1998) è considerato uno dei più importanti autori della letteratura sovietica ma anche una figura tragica.
Dopo la laurea in legge, combatté nella Seconda guerra mondiale e lavorò per il giornale “Komsomol’skaja pravda”. Nel 1956 pubblicò il romanzo Non si vive di solo pane, che riscosse un enorme successo, suscitando però uno scandalo politico a seguito del quale Dudincev fu costretto al silenzio. Vesti bianche fu scritto nel 1966 e poté essere pubblicato solo vent’anni più tardi, nel periodo della Perestrojka. I due romanzi sono ormai considerati dei classici del Novecento russo.