1. Home
  2. /
  3. News
  4. /
  5. Frammenti e media
  6. /
  7. Mese della Memoria, proposte...

Mese della Memoria, proposte di lettura Besa Muci

Mese della Memoria, proposte di lettura Besa Muci

Con la commemorazione dell’ingresso delle forze antinaziste ad Auschwitz, il 27 gennaio, si apre il Mese della Memoria, per non dimenticare le vittime dell’Olocausto.

Il catalogo di Besa Muci sul tema è molto ampio. Vogliamo proporvi un piccolo percorso con quattro delle più recenti pubblicazioni sul tema da parte della casa editrice. La proposta comprende anche delle rare e importanti testimonianze dalla Puglia e dal Salento.

Senza volto, di Samuel Goetz, per il Mese della Memoria

blank

Senza volto, di Samuel Goetz

Sam Goetz è un ragazzino polacco di soli undici anni quando comincia la sua terribile odissea. I nazisti serrano la presa sul ghetto ebraico di Tarnow, i treni stipati di deportati partono in continuazione, con tutto il loro carico di morte.

La gente sale su quei treni e scompare, come scompaiono vicini e parenti di Sam. Adulti e bambini vengono portati via. Sam osserva la brutalità e la violenza che avvolgono il suo mondo e anche lui comincia a capire il motivo di quelle partenze.

Su uno di quei treni che hanno come destinazione certa la morte, Sam vedrà partire i suoi genitori, e a quel punto si troverà costretto a trasformare la sua disperazione e la sua paura in una ferma determinazione alla sopravvivenza.

Quando anche Sam viene catturato dai nazisti, il racconto della sua esperienza lascia sulle pagine di questo libro un viaggio drammatico e surreale in un’Europa dilaniata dalla guerra e dagli indicibili orrori dei campi di morte.

Senza volto è un’onesta e commovente testimonianza della forza dell’animo umano e della capacità di difendere la vita anche contro le minacce più terribili. Una storia vera, narrata con una prosa lucida e intensa, che mostra l’Olocausto attraverso gli occhi di un adolescente più maturo della sua età, e offre un monito a non dimenticare mai uno dei peggiori crimini contro il genere umano.

Traduzione di Manuela Bruno.

L’autore, Samuel Goetz, è è nato in Polonia. Ha vissuto nella città di Tarnow sotto l’occupazione tedesca fino alla deportazione in un campo di concentramento. In seguito alla liberazione, ha passato quattro anni in un campo profughi italiano, dove ha incontrato la donna che sarebbe diventata sua moglie, Gertrude.

Importante portavoce dei sopravvissuti della Shoah, ha fondato una Cattedra di Studi sull’Olocausto alla UCLA e ha organizzato un progetto senza precedenti con lo scopo di conservare testimonianze filmate dei sopravvissuti. Componente della Commissione del Museo “Holocaust Memorial” degli Stati Uniti con sede a Washington, ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua opera eccezionale per fini umanitari.

In segno di gratitudine, Gertrude Goetz, per la memoria della Shoah

blank

Gertrude Goetz, In segno di gratitudine

In questo toccante memoriale, l’autrice e moglie dell’altro importante autore sopravvissuto all’Olocausto degli ebrei polacchi, Sam Goetz, racconta le sue esperienze di bambina ebrea rifugiata e cresciuta nell’Italia occupata dai nazisti.

Gertrude Goetz nasce a Vienna dove vive i primi anni spensierati dell’infanzia. Con l’annessione dell’Austria alla Germania nel 1938 e la deportazione di suo padre nel campo di concentramento di Dachau, lei e tutta la sua famiglia sono costretti a cercare rifugio in Italia.

Il viaggio di Gertrude e dei suoi genitori dal Brennero all’estremo lembo meridionale della Puglia si compie in più tappe ed è segnato da incontri con diverse persone che, spesso incuranti delle concezioni politiche dominanti o del loro coinvolgimento con il governo, prestano l’aiuto necessario a chi ne ha bisogno.

Finché di fronte all’azzurro mare del Salento Gertrude riscopre la libertà. Dal libro emerge una visione estremamente variegata di un periodo travagliato della storia d’Italia, ricca di riflessioni sui valori più profondi della vita umana
e del suo senso effettivo.

L’autrice. Gertrude Goetz nasce a Vienna e trascorre la maggior parte dei suoi anni formativi nell’Italia della seconda guerra mondiale. Nel 1949 l’autrice viene ammessa negli Stati Uniti d’America. Dopo essersi stabilita a Los Angeles, intraprende la sua formazione universitaria conseguendo diverse lauree e un dottorato in Lingue Germaniche e lavorando come bibliotecaria e insegnante in un liceo.
Ritiratasi in pensione, vive ora con la sua famiglia a Los Angeles. Suo marito, Samuel Goetz, è un punto di riferimento per gli studi sulla Shoah, ed l’autore di Senza volto, pubblicato da Besa Muci, che racconta della sua esperienza nei campi di sterminio.

Un chiodo di garofano a Santa Maria al Bagno, di Andrea Salvatici

blank

Un chiodo di garofano a Santa Maria al Bagno

Su decisione del Comando inglese, nel 1943 Santa Maria al Bagno venne trasformata in un grande campo profughi destinato all’accoglienza di migliaia di ebrei, provenienti da ogni parte d’Europa, miracolosamente sopravvissuti ai campi nazisti.

A Santa Maria al Bagno arriva anche Yehoshua, un bambino che ha perso la propria famiglia per mano delle SS e che proprio nella piccola comunità salentina ritroverà la semplicità del contatto umano e con essa la possibilità di uscire da quella bolla di silenzio in cui l’ha gettato l’orrore vissuto.

Un racconto delicato ed emozionante, di popoli che s’incontrano al di là delle etichette, in una sorta di grande torre di Babele.

L’autore. Andrea Salvatici è uno scrittore, un poeta e un educatore che vive a Milano. Nel 2010 un suo racconto a puntate pubblicato sul blog del Corriere della Sera è stato scelto da Einaudi Ragazzi per diventare il bestseller “Jacob, il bambino di creta”.

 

La scuola dei giusti nascosti, Marcello Kalowski e il valore dell’amicizia nonostante le barricate

blank

La scuola dei giusti nascosti

Torna nell’edizione di Rendez-vous, la nostra collana dedicata ai più giovani, un romanzo che ha incantato i lettori per la sua delicatezza.

È la fine degli anni Trenta, Sara e Michela sono due amiche, due compagne di banco, come tante nella scuola di quegli anni  Hanno nel cuore i sogni dell’adolescenza, un amore sconfinato per la cultura e una fiducia cieca nella scuola.

E si sa, le amicizie e le simpatie nascono senza regole e sono prive di controllo, il bene che proviamo per gli altri è incondizionato, segue regole a cui non possiamo sottrarci, ed è così anche per Michela e Sara, nonostante il mondo attorno concepisca la loro amicizia del tutto improbabile: perché Sara è una ragazza del ghetto, di quel ghetto così caratteristico di Roma, mentre Michela è suo malgrado la figlia di un gerarca fascista che avversa apertamente quel legame.

Quando arriva il 1938, il governo promulga le leggi razziali e l’Italia scivola vergognosamente verso l’orrore. La loro amicizia è messa duramente alla prova. Eppure c’è qualcuno che vigila, in silenzio, da sempre su quelle due ragazze e sul loro legame…

L’autore. Marcello Kalowski nato a Roma nel 1954, ha lavorato a lungo per la Hebrew Immigration Aid Service, organizzazione ebraicoamericana che fornisce assistenza ai profughi ebrei.  Ha esordito in narrativa nel 2015 con Il silenzio di Abram. Mio padre dopo Auschwitz, pubblicato da Laterza. Per Besa Muci è uscito, nel 2021, Tariq l’obbrobrio.