Descrizione
Vampiri assetati di sangue che aggrediscono nella notte. Uomini e donne posseduti dal demonio e costretti, per sopravvivere, a un’esistenza di lutti, magie, terrore.
Nell’Italia e nell’Europa del Settecento – prima ancora che si affermino l’Illuminismo e la Ragione – un alto prelato combatte contro queste superstizioni. È Giuseppe Davanzati, arcivescovo di Trani, intellettuale e studioso colto e lucidissimo. La sua “dissertazione” è una traccia del nascente pensiero tradizionalista italiano ma è anche una testimonianza dell’immaginario (le ansie, gli incubi, la speranza di rinascita) delle popolazioni europee alle soglie dell’età moderna.
GIUSEPPE DAVANZATI (Bari 1665- Trani 1755) è una figura emblematica del primo illuminismo settecentesco. Instancabile viaggiatore, amico personale di papi e regnanti, Davanzati fu tra i più strenui sostenitori della necessità di conciliare fede e verità, ragionamento intellettuale e verifica empirica.