Descrizione
Nel 1795 una terribile epidemia di peste si abbatte sul distretto di Srem, in Serbia, mietendo nella sola
cittadina di Irig oltre duemila cinquecento vittime in meno di un anno.
Fra la gente gira voce che a portare il morbo sia stata una bellissima ragazza con gli occhi di cenere e
uno scialle bianco, ma solo l’ecclesiastico Stevan Vezilić e il medico Andrija Budai – rappresentanti
delle autorità chiamate a gestire l’epidemia, a seppellire i morti e ad assistere i vivi – sono a conoscenza
della verità.
Un romanzo intrigante, che mescola storia, finzione narrativa e folclore popolare, per raccontare come
cambiano i confini dell’umano davanti alla minaccia della morte. Un libro che ricorda grandi capolavori
del genere, da La peste di Camus e Rabbia di Pekić a Cecità di Saramago.