Descrizione
Come cambiò il quotidiano in seguito all’avvento delle Leggi razziali e in che modo le famiglie cercarono di sottrarsi alla deportazione: sono questi i temi e le domande cui cerca di dare una risposta il presente volume, nato da un lavoro di ricerca sul campo.
Calivà, infatti, raccoglie qui una serie di interviste a gente comune che fu, suo malgrado, protagonista di quegli eventi. L’obiettivo è intrecciare la grande Storia e le piccole storie dei singoli, le vicende personali e private, anche familiari, che consentono di capire meglio quell’epoca riducendo la distanza emotiva e temporale che ci separa da essa.
Il libro è strutturato in due parti: nella prima c’è la ricostruzione storica del periodo delle Leggi razziali e delle deportazioni naziste durante l’occupazione di Roma; nella seconda, trovano spazio le interviste agli ebrei della Capitale.
MARIO CALIVÀ, drammaturgo, poeta, scrittore e giornalista pubblicista arbëresh, ha pubblicato le sillogi poetiche Percezioni, La luce dei punti lontani, Oltre l’oblio della voce e Poezi Arbëreshe. Nel 2017 è uscito il suo libro Portella della ginestra. Sedici sopravvissuti raccontano la strage. In Kosovo e Albania nel 2018 è uscito Rrëmbyesi dhe Ara, un dramma e un monologo in lingua albanese. Dal 2012 porta in scena le sue opere teatrali in lingua arbëreshe. Per Besa ha pubblicato: Le leggi razziali e l’ottobre del 1943 (2020), il monologo/racconto Nostalgjia (2021), il romanzo La locanda di Tirana (2022) e nel 2024 Gli sbarchi albanesi in Italia nei primi anni Novanta. Per Medinova ha scritto il romanzo Miseria – Una storia arbëreshe. Ha lavorato presso la redazione di Rai Cultura ed è stato stagista al Teatro Massimo di Palermo. Attualmente è collaboratore del “Giornale di Sicilia”. Ulteriori info su www.mariocaliva.com.

