Descrizione
La morte precoce e inaspettata di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791) è ancor oggi un mistero ed è stata oggetto di molte intricate speculazioni. Se ne cercarono e se ne individuarono numerose cause, senza però che si sia mai giunti a una definiva conclusione. I medici che visitarono il compositore attribuirono la morte a una malattia infettiva, ma anche a una malattia reumatica cronica. Si parlò di sifilide, che veniva curata con mercurio, e, di conseguenza, si ritenne possibile un avvelenamento da mercurio incautamente somministrato a dosi sbagliate. L’ipotesi dell’avvelenamento col tempo prese piede e ancor oggi resiste. I presunti responsabili sono stati via via indentificati nel barone von Swieten, nella massoneria e nel maestro della Cappella Imperiale, Antonio Salieri. Così, sulla prematura morte di Mozart, continua ad aleggiare un mistero che non finisce di appassionare musicofili e non.
Piero Grima racconta questa annosa vicenda in un romanzo a tinte gialle, in cui ben noti documenti storici si inseriscono in un complicato puzzle di congetture immaginifiche e suggestivamente verosimili.
PIERO GRIMA è nato a Bari ma vive e lavora a Lecce. Dopo un primo periodo di opere letterarie introspettive, obbedendo a un’antica passione l’autore si dedica al romanzo poliziesco e guida tra dedali intricati e avventurose vicende l’ineffabile commissario Santoro e il suo fido ispettore Lo Palco, protagonisti di un’avvincente saga di gialli dalle atmosfere salentine. La sua lunga esperienza di infettivologo lo ha portato a realizzare con Besa editrice anche una intera collana dedicata allo studio delle grandi epidemie della storia dell’umanità. Nel 2022 ha pubblicato il romanzo storico Raffaello, veleni e cardinali (Besa), cui hanno fatto seguito Inverno a Stoccolma. Gli ultimi giorni di Cartesio (2023), L’ultima sinfonia di Čajkovskij (2023) e Veleni in Vaticano (2024).

