Descrizione
In questi racconti, Piero Grima asseconda un desiderio solitario e silenzioso, quasi timoroso, di andare incontro ai suoi passati, non per una melanconica nostalgia rievocativa ma per dare ai lettori – specialmente ai più giovani – un caleidoscopico panorama della vita che è stata in un paese del Sud nella metà del secolo scorso, quando la tecnologia e il materialismo non avevano ancora completamente inquinato l’anima delle genti.
I protagonisti di queste storie si stagliano a somiglianza di personaggi omerici degni di rispettosi e doverosi onori: la signorina Agnese della caffetteria che rinuncia alla sua giovinezza per affermarsi come valida imprenditrice, don Fefè che, dal nascere figlio di un capraro, diventa un accorsato farmacista, le due vecchie sorelle, il fornaio Nano, l’erbivendola Violante, il farmacista don Vito pieno di amarezze e delusioni, rappresentano tutti esempi indimenticabili di dignità e di antica saggezza.
PIERO GRIMA è nato a Bari ma vive e lavora a Lecce. Dopo un primo periodo di opere letterarie introspettive, obbedendo a un’antica passione l’autore si dedica al romanzo poliziesco e guida tra dedali intricati e avventurose vicende l’ineffabile commissario Santoro e il suo fido ispettore Lo Palco, protagonisti di un’avvincente saga di gialli dalle atmosfere salentine. La sua lunga esperienza di infettivologo lo ha portato a realizzare con Besa editrice anche una intera collana dedicata allo studio delle grandi epidemie della storia dell’umanità. Nel 2022 ha pubblicato il romanzo storico Raffaello, veleni e cardinali (Besa), cui hanno fatto seguito Inverno a Stoccolma. Gli ultimi giorni di Cartesio (2023), L’ultima sinfonia di Čajkovskij (2023) e Veleni in Vaticano (2024).