Descrizione
Il libro raccoglie scritti di Giacomo Scotti apparsi su riviste e giornali dalla metà degli anni Sessanta a oggi, resoconti di viaggi compiuti e incontri con personaggi conosciuti nei suoi vagabondaggi attraverso i Balcani occidentali.
L’autore racconta di popoli di lingue e culture diverse, nella maggioranza slavi, raccogliendo briciole della loro letteratura e della loro storia degli ultimi anni, ma non solo. Tra le Carte sparse fanno capolino anche importanti personaggi del passato, specialmente legati alla letteratura, slavi, italiani ed europei, quali Ivo Andrić, Vladimir Nazor, George Bernard Shaw e la pittrice italo-serba Milena Pavlović-Barilli.
Il filo conduttore che lega questi testi fra loro è rappresentato dal legame che unisce l’Italia e i Balcani, testimoniato dalla presenza degli italiani in quasi tutte le regioni della ex Jugoslavia, il Paese che non c’è più.
GIACOMO SCOTTI, originario di Napoli e spostatosi in Istria nel 1947, vagabondo dal 1980 fra il paese natale e i Balcani, ha pubblicato in Italia e nell’ex Jugoslavia una ventina di opere che riguardano il mondo dell’infanzia e della favolistica, tra cui: La Grotta del Vento (2007, con prefazione di Erri De Luca), I furbi e gli sciocchi (2007), Dalla terra al cielo, favole e leggende (2011). Favole scelte da varie opere di Scotti sono state raccolte in cinque volumi antologici destinati alle scuole in diversi paesi balcanici. Per Besa l’autore ha già pubblicato Favole e leggende dall’Est Adriatico e Gli animali parlanti. Favole di autori serbi in versi e in prosa (2018); Favole e racconti popolari ungheresi, Un frate con li turchi (2019); Si chiamava Jugoslavia, La città contesa, Favole e leggende dell’Istria (2020).